Nasce il Beckett Digital Manuscript Project
Finalità del progetto, frutto della collaborazione tra atenei con il benestare della Estate of Samuel Beckett, è mettere a disposizione, in formato digitale, i manoscritti beckettiani per facilitare il lavoro di ricerca.
Dirk Van Hulle e Mark Nixon (rispettivamente dell’Università di Antwerp e di quella di Reading) ci danno il lieto annuncio: nasce il Beckett Digital Manuscript Project, frutto della collaborazione tra il Centre for Manuscript Genetics, la Beckett International Foundation e l’Harry Ransom Humanities Research Center con il benestare della Estate of Samuel Beckett.
Finalità del progetto è mettere a disposizione, in formato digitale, i manoscritti beckettiani per facilitare il lavoro di ricerca. La digitalizzazione permette infatti di comparare documenti che si trovano fisicamente sparsi in collezioni diverse. Sono previsti anche un tool di traduzione e, ovviamente, un motore di ricerca.
Il Beckett Digital Manuscript Project è articolato in due parti: la prima parte è costituita dall’archivio digitale vero e proprio (www.beckettarchive.org) strutturato in moduli. Ogni modulo è composto dai fac-simile digitali e la trascrizione di tutti i manoscritti relativi a un dato testo. La seconda parte del progetto prevede invece la pubblicazione di volumi che analizzino la genesi dei testi contenuti nell’archivio. L’ambizioso piano editoriale, che contempla l’uscita di un modulo all’anno, si compirà nel 2037.
Il primo modulo (dedicato a Stirrings still e Qual è la parola) e già disponibile.