Un atlante beckettiano
Dopo quasi venti anni di lavoro dedicati a samuelbeckett.it mi concedo il primo spazio per promuovere un mio libro, "La distanza del cielo" (Fernandel editore), da qualche giorno in libreria.
Dopo quasi venti anni di lavoro dedicati a samuelbeckett.it mi concedo il primo spazio per promuovere un mio libro. Da qualche giorno è in libreria e sugli store online il mio nuovo romanzo La distanza del cielo. Il sottotitolo spiega la libertà che mi prendo di parlarne qui: un atlante beckettiano.
Martedì 13 aprile (una data che ai beckettiani dovrebbe far risuonare qualcosa…) ne parlerò in una diretta Facebook del San Patrizio Livorno Festival insieme a Max O’Rover di Italish.eu e a Claudio Monteleone, che ne leggerà alcuni brani.
Come sa bene chi segue da tempo samuelbeckett.it, sto cercando di finire Samuel Beckett. In questi anni ho anche scritto e pubblicato romanzi e racconti. Inevitabilmente mi sono chiesto se le due cose si sarebbero mai incontrate: scriverò mai un libro su Samuel Beckett?
Ma cosa potevo dire che non fosse già stato detto su uno degli autori più “interpretati” (in tutti i sensi) del Novecento? Poi ho trovato la chiave: raccontare Beckett non attraverso le opere e la vita, ma attraverso i luoghi. Un atlante beckettiano. Il racconto dei luoghi, a mano a mano che scrivevo, si è intrecciato a un altro racconto, la storia più o meno inventata di un appassionato di Beckett che deve rimettere a posto i pezzi della sua vita.
“La distanza del cielo” è nato così.
Qui sotto potete rivedere la diretta Facebook trasmessa sul sito dell’editore il giorno dell’uscita del romanzo:
Da diversi anni mi occupo del teatro di Samuel Beckett. Sarei interessato ad avviare un’interlocuzione con Federico Platania, per la quale non riscontro altro modo di contatto che il presente rettangolo. Nicola Casaburi.
Ciao Nicola, può inviarmi una mail all’indirizzo federico.platania@samuelbeckett.it