Savant Beckett Box
Ha debuttato ieri al Teatro Cantiere Florida di Firenze, «Senza» di e con Matteo Pecorini.
Ha debuttato ieri, al Teatro Cantiere Florida di Firenze, Senza di e con Matteo Pecorini, classe 1991, giovane drammaturgo fiorentino che ha al suo attivo, tra gli altri, titoli come Siete venuti a trovarmi? e La perquisizione notturna. Se già il titolo è lo stesso di una prosa breve che Beckett compose nel 1969, il sottotitolo, Savant Beckett Box, scioglie definitivamente i dubbi sulla paternità della pièce.
«Senza» è tutto sommato uno spettacolo di incontri, incontri con autori che, in maniera diversa, hanno giocato con la propria lingua, per approfondire il grande tema del Tempo: Dante, Vico, Joyce e… Beckett!
Matteo Pecorini
Lo spettacolo è il tentativo di dare forma a una ricerca sul concetto di Tempo e sulle parole che lo definiscono e ne delineano gli argini. “Questa ricerca – racconta Pecorini – mi ha portato a incontrare tante persone, spesso in contesti marginali e di difficoltà, aprendomi così a nuovi stimoli, nuovi volti, nuove parole. I testi da cui sono partito, testi mai pubblicati, appartenevano a una persona che incessantemente ha provato a raccontare il proprio tempo e quello altrui, partendo da una facoltà differente eppur straordinaria nell’uso della lingua italiana: un vero e proprio linguaggio significante, inciso su registratore a bobine (Krapp!)”
Testo e personaggio dialogano scenicamente con immagini ed elementi dell’universo immaginifico di Samuel Beckett, i suoi personaggi e le sue evocazioni, in un omaggio-confronto che vuole aprire la dimensione individuale di una vita a una riflessione universale.