«The play is full of echoes»
Il saggio di Grazia D'Arienzo, disponibile gratuitamente per il download, riflette sui dispositivi progettuali sviluppati da Beckett durante la messa in scena delle sue opere.

La sezione Contributi del sito si arricchisce di un saggio di Grazia D’Arienzo apparso sul numero 12, 1 2023 della rivista Mimesis Journal.
Questo l’abstract del saggio:
L’attività di Samuel Beckett come regista delle proprie opere teatrali ha ricevuto un’attenzione critica relativamente tardiva all’interno del composito campo degli studi beckettiani: se le prime messe in scena firmate dal drammaturgo risalgono alla seconda metà degli anni Sessanta, i saggi che le prendono in esame – a parte le testimonianze dirette dei suoi assistenti, che appaiono a margine delle opere stesse – non precedono gli anni Ottanta. L’esperienza di Beckett come regista teatrale tende a essere considerata secondaria nel suo itinerario artistico, messa in ombra dalla sua produzione drammatica straordinariamente innovativa. Un fatto, tuttavia, sembra essere trascurato: con il procedere del suo processo creativo, la pratica della scrittura e quella del palcoscenico sono destinate a diventare dimensioni sempre più interconnesse, fino al momento in cui l’autore decide di appropriarsi degli strumenti offerti dal palcoscenico e di attribuirsi il ruolo di regista.
Attraverso l’esame dei suoi taccuini teatrali e dei testi revisionati, il presente lavoro si propone di riflettere sui dispositivi progettuali sviluppati da Beckett durante la messa in scena delle sue opere. L’analisi degli allestimenti firmati al Teatro Schiller di Berlino rivelerà le caratteristiche peculiari della pratica registica di Beckett, incentrata su una tessitura ritmica che interconnette gesto e movimento, spazio scenico e materia verbale.
D’Arienzo è Ricercatrice Rtd-A presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha curato il volume Hypokritès Teatro Studio fra scena, performance e territorio (Delta 3, 2020). Il suo saggio Rimediazioni. L’eredità beckettiana nel teatro digitale (1995-2009) è risultato finalista al Premio “Opera Critica” 2021. È membro del Comitato redazionale di Rifrazioni/Sinestesieonline e ha pubblicato articoli in riviste teatrali nazionali e internazionali. I suoi interessi di ricerca vertono sugli allestimenti delle opere di Samuel Beckett, sulle tangenze fra dispositivo scenico e tecnologia, e sul teatro napoletano dell’Ottocento.
Il download del PDF della versione italiana integrale di «The play is full of echoes» di Grazia D’Arienzo è disponibile qui e nella sezione Contributi del sito.