Libri

I taccuini di regia degli «shorter plays»

Continuano le pubblicazioni della Cue Press relative ai quaderni di appunti presi da Beckett durante le regie teatrali delle sue stesse opere. Ora è la volta dei testi brevi.

Sapevamo che non sarebbe finita qui e che la casa editrice Cue Press aveva in serbo altre uscite, dopo il primo interessantissimo lotto di cui avevamo parlato di recente. E infatti ecco che arriva in libreria un altro dei preziosi taccuini di regia di Samuel Beckett. Si tratta stavolta del volume «Quaderni di regia e testi riveduti – Testi brevi» (Cue Press, 2024) dedicato a Commedia, Va’ e vieni, Di’ Joe, Passi, Quella volta, Cosa dove e Non io.

Con una nota al progetto editoriale firmata da James Knowlson e l’attenta cura di Luca Scarlini, il volume segue la scia degli altri titoli della Cue Press dedicati ai quaderni su cui Beckett prendeva appunti durante la regia delle sue stesse opere, con copie anastatiche delle pagine dei quaderni affiancate a una più comprensibile (considerata la calligrafia di Beckett) riproduzione tipografica.

Rispetto all’edizione originale del volume (Faber, 1999) – che conteneva solo gli appunti di Beckett relativi alle regie di Passi, Va’ e vieni e Cosa dove – questa edizione italiana riprende il successivo ampliamento che comprende anche Commedia, Di’ Joe, Quella volta e Non io al fine di offrire al lettore una più completa comprensione del lavoro di Beckett su questi testi.

La parte migliore della biografia di uno scrittore non è l’elenco delle proprie avventure, ma la storia del suo stile.

Vladimir Nabokov

L’attenzione al Beckett regista sta guadagnando sempre più spazio nel campo degli studi beckettiani e questi volumi della Cue Press costituiscono un prezioso riferimento per quegli artisti o studiosi che vogliono approfondire questo aspetto.

Ma sbaglierebbe chi vedesse nei quaderni di regia solo un materiale di studio. Questi volumi sono rivolti anche ai puri appassionati dell’opera di Beckett. Lo spiega bene Stanley Gontarski nella prefazione a questo volume, citando Nabokov: «la parte migliore della biografia di uno scrittore non è l’elenco delle proprie avventure, ma la storia del suo stile.» Chiosa così Gontarski: «The theatrical notebooks of Samuel Beckett riportano niente meno che la biografia dello stile teatrale di Samuel Beckett nel corso del suo sviluppo.»

«The theatrical notebooks of Samuel Beckett» riportano niente meno che la biografia dello stile teatrale di Samuel Beckett nel corso del suo sviluppo.

Stanley E. Gontarski, dalla prefazione al volume

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