Frammenti d’immagine
Scene, schermi, video per una sociologia della sperimentazione.
Autore: Alfonso Amendola
Editore: Liguori, 2006
Indice del volume: Nota – Una premessa teorica – 1. Un antefatto – 1.1. Processi di sinestesia da Antonin Artaud in poi – 2. Tra avanguardia, sperimentazione e prime propulsioni audiovisive – 2.1. Il materiale sonoro – 2.2. Una totalità chiamata Cage – 2.3. Spetaccolo come “movimento” – 2.4. Le sequenze del pittorico – 2.5. Il tempo della guerriglia – 2.6. Ancora sul “Nuovo” Americano – 3. Una parentesi “epocale”. Al di là (prima, durante e dopo) la sperimentazione: tre “anomalie” – 3.1. La priorità wellesiana – 3.2. Il caso RWF: arrivare al cinema attraverso il teatro – 3.3. Samuel beckett e la sovra-medialità – 4. Gli anni Sessanta-Settanta e la sperimentazione italiana – 4.1. Sul film teatrale – 4.2. Leo e Perla – 4.3. Ebbene sì! Carmelo bene – 4.4. La medialità “inconsapevole” di Ricci – 4.5. Verso il “camion” multimediale di Carlo Quartucci – 4.6. La sfida al vedere (ancora sequenze del pittorico) – 4.7. Altri caratteri del Nuovo Teatro italiano – 5. Strategie della visione – 5.1. La concezione del teatro filmico in Robert Wilson – 5.2. Due modelli di sperimentazione a confronto: I Magazzini Criminali e La Gaia Scienza – 5.3. Falso Movimento (o della sperimentazione a Napoli) – Verso un videteatro digitale – Bibliografia.
Un intero capitolo del saggio è dedicato a Samuel Beckett, nell’ambito di quelle che vengono definite tre “anomalie” all’interno del percorso di reciproca influenza tra Cinema e Teatro: Beckett, appunto, Welles e Fassbinder. Tre autori che «hanno giocato la loro idea di frammentazione della scena non tanto dentro i quadri compositi della sperimentazione ma dentro le tensioni delle loro specifiche intepretazioni dello spettacolo». Di Beckett viene giustamente sottolineata la pionieristica intuizione contenuta ne L’ultimo nastro di Krapp che, scritto nel 1958, vede il protagonista affidare il suo diario non alla carta bensì ad un allora futuristico magnetofono. E a partire da questo dato vengono percorse tutte le esplorazioni che Beckett ha compiuto nel campo dei media più diversi.