Lo sguardo sottratto. Samuel Beckett e i media.
Autore: Antonio Iannotta
Editore: Liguori, 2006
Indice del volume: Introduzione – 1. La diretta della scrittura – 1.1 Scrivere senza stile – 1.2 L’acuità percettiva di Watt – 1.3 L’autore in diretta – 2. La messa in scena mediale – 2.1 La scena negata – 2.2 Il corpo macchinico di Krapp – 3. Parole e musica – 3.1 Congegni radiofonici – 3.2 La camera mentale – 4. Lo sguardo sottratto – 4.1 Una trilogia mai realizzata – 4.2 Il dramma delle percezioni – 5. L’occhio-belva – 5.1 La lingua-televisione – 5.2 Penultimi video – Bibliografia
Quarta di copertina: Pochi artisti possono vantare un interesse e una sperimentazione mediale pari a quella di Samuel Beckett. L’autore irlandese cortocircuita teatro, letteratura, poesia, radio, cinema e TV, collocandosi in una posizione artisticamente estrema nell’uso dei media. Le sue opere scuotono a tal punto il destinatario da riposizionarne l’apparato percettivo-sensoriale. L’obiettivo di questo saggio è verificare la messa a punto di un vero e proprio arcimedia, congegno estetico nel quale risuona l’intero corpo dell’opera beckettiana. L’attenzione si sofferma sullo specifico funzionamento del medium che di volta in volta Beckett sceglie di utilizzare e tralascia invece il piano del significato, la cui funzione finisce per non aver più valore alcuno.