Desideri umani

Titolo originale: Human wishes
Data di composizione: 1937
Prima rappresentazione: mai rappresentato
Prima edizione: un frammento su Disjecta (Grove Press, New York, 1984)
Edizioni italiane: un frammento su EGEA, 1991

In uno dei periodi più bui della sua vita, Beckett lavorò a questo dramma incentrato sullo scrittore britannico Samuel Johnson (1709-1784), scortato da due singolari ipotesi biografiche: che Johnson fosse segretamente innamorato dell’amica Hester Thrale e che fosse impotente (riguardo questo secondo punto Beckett ammetteva candidamente di non avere prove).

Il titolo originale, Human Wishes, richiama quello di uno dei più celebri poemi di Johnson, The Vanity Of Human Wishes. Di fatto, il copione non venne mai completato. Sono giunti fino a noi tre taccuini di appunti e dieci pagine di copione (pubblicate poi in Egea, 1991).

Nulla lascia trapsarire, in quelle poche scarne battute e in quelle ingenue indicazioni di regia, il geniale autore nascosto in Beckett, eccezion fatta per il tentativo di ricerca sul linguaggio che preannuncia lontanamente la raffinata essenzialità delle opere della maturità.

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